Autore: Giovanni Martinelli
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25 febbraio 2024
18 Febbraio Tour giornaliero guidato I partecipanti provenienti da tre province diverse per una giornata perfetta tra laghi, massi erratici, castelli e monumenti storici pedalando quasi esclusivamente su sentieri sterrati e ciclabili. Una giornata iniziata con ritrovo alla storica Abbazia di S.Donato del IX secolo a Sesto Calende, questo punto di ritrovo permette di ammirare questo spendidi monumento e allo stesso tempo di usufruire di un grande parcheggio gratuito. Dopo appello e disbrigo delle formalità siamo partiti alla volta del masso erratico "Sass di Preja Buia". E' un grande masso erratico risalente all'Era Quaternaria e precisamente all'ultima glaciazione del Neozoico. Costituito da serpentino, una roccia verdastra luminosa, conserva ancora numerosi graffiti eseguiti in età preistorica, che lasciano supporre venisse utilizzato come altare sacrificale; intorno vi sono altri massi erratici, sui quali sono presenti altri petroglifi. Il Masso è anche un potente punto magnetico; basta avvicinarsi ad esso con una bussola e questa come conseguenza impazzirà. Scavi effettuati recentemente hanno rilevato la presenza di un insediamento di epoca golasecchiana in prossimità del masso. La presenza di questo masso è una delle tante prove del fatto che le colline che sovrastano Sesto Calende, siano di origine morenica, riconducibili cioè ai fenomeni legati alle glaciazioni. Nel 1984 è stato istituito a monumento naturale al fine di tutelarlo nelle sue caratteristiche naturali, quale testimonianza della storia geologica del territorio (ilpiedeverde.it). Da qui siamo scesi lunga la collina morenica e attraverso un'ottima strada sterrata siamo giunti all'Oasi della Bruschera. L'Oasi della Bruschera è un area protetta di circa 400 ettari che si trova sulla sponda del Lago Maggiore, di fronte ad Angera. Gestita dal Comune in collaborazione con la Provincia di Varese fu istituita nel luglio del 1998 dalla Regione Lombardia. Nell'oasi, che rappresenta uno degli ultimi esempi di foresta allagata della Lombardia, vi sono sentieri sterrati circondati varie specie arboree come ontani neri, salici bianchi e canneti. La flora vede la presenza di specie rare come la viola palustre e le ninfee bianche. Molti uccelli acquatici come il Germano Reale, la Gallinella d’Acqua, il Martin Pescatore. vi svolgono l’annidamento e lo svernamento. L’area comprende anche l’Isolino Partegora, sul quale è presente, da alcuni anni, una colonia di cormorani. E' possibile visitare l'oasi tutto l'anno, e seconda dei periodi si possono osservare diverse specie di uccelli e di piante. Acoro o Giglio acquatico che fioriscono in tarda primavera, il Topinambur dai gialli fiori in estate. E poi cespugli di Rosa canina, bianche Ninfee e i gialli Carfani. Svasso, Germano reale, Moretta, Folaga, Gallinella d’acqua, Airone cenerino, Tuffetto, Martin pescatore sono tutte specie di uccelli che si possono osservare facilmente in varie zone dell’oasi. Il precorso nell'oasi è segnalato da diversi cartelli esplicativi e in diversi punti ci alcuni ponticelli in legno che permettono di attraversare le rogge che alimentano le acque delle lanche. Da un punto dell'oasi dove la vegetazione si dirada e si apre una spiaggetta di sassi bianchi si può godere della vista del lago e di Angera e la sua rocca (ilpiedeverde.it). Transitando per tutto il lungo lago con panorami stupendi sul Verbano giungiamo al secondo masso erratico, il Sasso del Cavallazzo. Detto anche “Sass Cavalasc” è un colossale masso erratico che si trova sulla sponda del Verbano, nel Comune di Ranco, in prossimità del confine con Ispra. Esso, come tanti altri massi erratici disseminati nella zona, testimonia un grande fenomeno geologico iniziato 60.000 anni fa e conclusosi 20.000 anni or sono. Dopo di allora, per importanza e grandiosità più nessun fatto geologico si è verificato sulla superficie della terra. E’ censito nell’elenco della Regione Lombardia come geotopo-monumento naturale.L.R.86 del 1983. E’ di sasso “serpentino” come lo sono pure molti altri della zona (proloco di Ranco). Si riparte per sentieri e ciclabili alla volta di Besozzo e fino al Lago di Varese. Una volta imboccata la ciclabile abbiamo percorso tutta la sponda ovest ammirando il massiccio del Campo dei Fiori e l'Isolino Virginia, l’isola è il più antico abitato preistorico palafitticolo dell’arco alpino iscritto dal 2011 nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO del sito seriale e transazionale dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino". Attraversiamo quindi la Palude Brabbia, oasi LIPU, fino al Lago di Comabbio percorrendo al sua ciclabile fino alla località canottieri di Corgeno dove ci aspetta un ottimo pranzo presso il ristorante Lago dei Cigni. Dopo pranzo si riparte per il rientro attraverso strade sterrate inedite tra le colline moreniche per tornare a Sesto Calende e percorrere l'alzaia sul tracciato dell'antica "Ipposidra", l'antica ferrovia dei cavalli progettata da Carlo cattaneo per riportare le barche da Tornavento a Sesto Calende. Ancora una volta si attesta il successo di un tour molto interessante tra natura e storia che ha visto la partecipazione di bikers provenienti dalle provincie di Novara, Milano, Varese e Pavia.